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Ricevitore SDR

 

TUTTE LE REALIZZAZIONI

Su questo stesso sito è stato pubblicato un ricevitore SDR destinato alla ricezione delle bande radioamatoriali dei 40 e 20 m. Il circuito elettrico del ricevitore summenzionato, opportunamente semplificato (Fig. 1), è stato usato per realizzare un ricevitore SDR per le bande broadcasting dei 9 MHz (31 m) e degli 11 MHz (25 m) allo scopo di poter ricevere, oltre i programmi normalmente trasmessi, anche quello della AWR denominato Obiettivo DX su 9610 o 9770 kHz e 11955 kHz. Al ricevitore bibanda rimando i lettori per la trattazione teorica della ricezione SDR.
Il front end dell’apparecchio è molto semplice e utilizza due bobine accordate a formare un filtro passa banda a 9 o 11  MHZ.
La sintonia è garantita dall’impiego di un gruppo diodo varicap – condensatore regolato da P1. Con i valori circuitali indicati si spazia per quasi 500 kHz.
BANDA 9 MHz I trasformatori T1 e T2 e T3 tutti uguali sono composti dallo stesso supporto cilindrico da 5 mm completo di schermo e nucleo di ferrite e da un avvolgimento secondario (verso C5, C7 e C17) di 25 spire di filo di rame smaltato da 0,16 mm e per il primario ( verso l'antenna, C14 e P3) da 6 spire dello stesso filo. La bobina L1 ha il supporto simile alle precedenti: si avvolgono 25 spire di filo di rame smaltato da 0,16 mm.
BANDA 11 MHz I trasformatori T1 e T2 e T3 tutti uguali sono composti dallo stesso supporto cilindrico da 5 mm completo di schermo e nucleo di ferrite e da un avvolgimento secondario (verso C5, C7 e C17) di 20 spire di filo di rame smaltato da 0,25 mm e per il primario ( verso l'antenna, C14 e P3) da 6 spire dello stesso filo. La bobina L1 ha il supporto simile alle precedenti: si avvolgono 20 spire di filo di rame smaltato da 0,25 mm.
Prima di montare i componenti sul circuito stampato ( dimensioni originali 9x5 cm ) ho misurato la resistenza inversa dei diodi al fine di sceglierne quattro con lo stesso valore. Un’altra precauzione è stata quella di sistemare il tutto in un contenitore metallico per schermare meglio il ricevitore.
Per la taratura, in mancanza di apparecchiatura specifica ( leggi oscilloscopio ) occorrerà un po’ di pazienza. Mettere in frequenza il VFO chiudendo tutto P1 e controllare il valore dell’oscillazione con un frequenzimetro o monitorandosi con il ricevitore a copertura continua della stazione: ruotare il nucleo fino a leggere il valore di 9,610 MHz o ad osservare sull’apparecchio un forte segnale di portante.
Successivamente, applicare una sonda a radio frequenza (fig. 4) sui pin del secondario di T3, ruotare il nucleo ed osservare la massima lettura in tensione a RF. Collegare il circuito del ricevitore SDR al computer (scheda audio-ingresso microfonico) tramite cavetto coassiale e lanciare il programma specifico. Io ho trovato affidabile e semplice il software Winradio Versione 1.32 opera di I2PHD, Alberto. Scaricarlo, gratuitamente, installarlo ed usarlo è abbastanza facile.
 Regolare P2 a metà corsa e P3 in modo lento fino ad osservare sullo schermo il pullulare delle stazioni. Regolare il nucleo di T1 e T2 per raggiungere l’optimum. Naturalmente, il ricevitore potrà essere adattato, ragionevolmente, a qualsiasi altra frequenza cambiando le bobine.

Sul numero 7-8 del 2017 di Radiokit Elettronica è stato pubblicato questo ricevitore con le indicazione per ricevere i 7 MHz e i 9 MHz. Cliccare qui per scaricare la copia pdf.
Collegamento a video Youtube: https://youtu.be/K70UZB0T_u8

Componenti: R1= 47 k R2 = 1 k R3 = 1 M  R4 = 100  R5 = 1 M  R6 = 1 k  P1 = 10 k  Potenziometro  P2 = 1 K Trimmer  P3 = 1 k Trimmer  C1 = 10 nF  C2 = 100 µF Elettrolitico  C3 = 68pF  C4= 33pF  C5 = 33 pF  C6 = 22 pF  C7 = 33 pFC8 = 47 µF Elettrolitico C9 = 33 pF  C10 = 68 pF  C11 = 33 pF   C12 = 100 nF  C13 = 10 nF  C14 = 10 nF  C15 = 100 nF  C16 = 220 pF   C17 = 33 pF  C18 = 2,2 nF C19 = 6,8 nF  C19 = 6,8 nF Q1 = BF245  Q2 = BF 245  D1=D2=D3=D4= 1N4148 IC1 = 78L05  L1-T1-T2-T3 = Leggi testo.

RX SDR 1

RX SDR 2
RX SDR CIRCUITO RX SDR STAMPATO
RX SDR LAYOUT
SONDA RF






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